martedì 6 giugno 2017

NON E' MAI TROPPO TARDI

Buffo, buffissimo, al punto di sfiorare l' assurdo.
Alle soglie delle 41 primavere di vita trascorse su questa valle dei lacrime, recentemente ho infranto un vero e proprio tabù.
Niente di sbalorditivo, almeno per la gente normale.
 Ma nel mio caso, essendo clinicamente instabile e completamente pazzo, tutto ciò rappresenta qualcosa di assolutamente inedito e straordinario.
Sì, per la prima volta in vita mia HO PRESO IN PRESTITO UN LIBRO IN BIBLIOTECA.
"E 'sti cazzi....!", commenterete opportunamente voi.
Ebbene no, cari saputelli.
Dovete sapere che per il sottoscritto è sempre stata una vera e propria pena separarsi da un libro al quale si era morbosamente appassionato e del quale ne aveva assaggiato voracemente ogni minima sensazione indotta. Per qualche inspiegabile nesso tra il mio inconscio ed il mondo dei libri, ho sempre odiato dovere restituire un libro e non poterne più disporre a mio esclusivo piacimento e/o libidine. Il massimo che mi sono concesso è stato quando (per motivi di forza maggiore) mi sono fatto prestare dei libri da alcuni fidatissimi amici.
Ma poi, al momento dell' inevitabile restituzione, con la morte nel cuore ho dovuto sempre dovuto affrontare questa triste sensazione di impotenza.
Andando nelle varie biblioteche comunali che ho visitato nel corso della mia vita, ho letto e consultato volumi, manoscritti e rivisti limitandomi a sfogliarli durante l' orario di apertura al pubblico, senza mai richiedere il prestito a casa.
Questo fino a pochi giorni fa. Perchè la legge di attrazione tra me ed il libro (che potete vedere sotto in fotografia) è stata tale per cui ho deciso di fare il grande passo.
E ne sono felice.




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