venerdì 6 gennaio 2017

IL LAVORO NON MANCA... SI, COL CAZZO

E dicevano in tv "Lombardia e Veneto sono le locomotive d' Italia, il lavoro non manca".
Col cazzo.
Da cinque mesi che sono qua e la situazione è assai diversa da quella che veniva diffusa dai soliti media dis-informanti. Aziende che prima avevano in organico sui 2500 dipendenti, adesso ne hanno al massimo 600 in carico, tanto per fare un esempio tipico della tendenza generale.
I contratti di lavoro che vengono proposti ora fanno ridere di più delle penose battute dei conduttori di "Striscia la notizia", con le stesse condizioni contrattuali che equivalgono a quelle degli schiavi deportati qualche secoletto fa dal continente africano e costretti a lavorare nelle piantagioni di cotone.
Esagerazioni? No, proprio per niente. Provare per credere.
I soliti governi di politici incapaci o collusi coi poteri forti della finanza europea e mondiale hanno realizzato un modello sociale tipico di come NON dovrebbe essere una società moderna.
Il lavoro (quando c' è) è precario e senza sicurezze di alcun tipo. Ci credo bene che ci sia stato un aumento dei contratti a tempo indeterminato: dopo le modifiche normative del "Job Act" (????),  adesso non contano più un cazzo e, quindi, potendoti licenziare quando e come vogliono loro, i datori di lavoro te lo propongono più che volentieri.
Non parliamo poi di "voucher" (a proposito, avete notato come vengano usate parole straniere dai governanti italiani per meglio nascondere le grandi inculate che ci propongono ogni volta?) per bontà divina, perchè altrimenti diventerei cattivo e mi sciuperei la giornata...





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